CONSIGLIO DEL CORSO DI STUDI
Di URBANISTIVCA: STUDENTI E DIDATTICA
Luglio 2011
I PUNTI E LE OSSERVAZIONI CHE GUIDANO LA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA
La Didattica:
– Forte necessità di possedere competenze grafiche
E’ assolutamente necessario modificare il corso di Tecniche di Rappresentazione o istituire un corso ex-novo che permetta agli studenti di acquisire la conoscenza basilare dei programmi indispensabili (Adobe Illustrator, Adobe Photoshop, Adobe InDesign e AutoCad) per affrontare al meglio il loro percorso di studi.
– Rapporto tra il primo semestre di studi e la logica dei corsi offerti
Da un confronto con più studenti del primo anno ci siamo accorti che la sequenza dei corsi di Teoria della Pianificazione Urbana e Storia della Città e del Territorio non sia posta nella forma più convincente possibile. Poter cominciare il percorso formativo con un inquadramento di tipo storico, prima che teorico, ci sembra una scelta da prendere in considerazione. Uno studente che arriva da un percorso di scuole medie superiori crediamo possa essere accolto nel modo giusto con un corso di storia della città e del territorio al primo semestre del primo anno, così da formare una conoscenza di base più organica per poi entrare nel merito delle questioni pianificatorie nel secondo semestre del primo anno insieme al Professor Pier Carlo Palermo che pone uno studio teorico della disciplina, che sarebbe certamente più comprensibile e permetterebbe di raggiungere risultati di confronto con gli studenti migliori di quelli attuali.
– Laboratori del terzo anno come percorsi di formazione annuale
Per fornire una formazione adeguata e ben strutturata, oltre che per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e dare maggior senso alla laurea triennale bisogna secondo noi estendere il laboratorio del terzo anno su tutti e due i semestri; si potrebbe mantenere la compresenza dei due laboratori così da permettere agli studenti di scegliere tra una dimensione più tecnica o più politica. Tale laboratorio annuale potrebbe così essere assimilato al percorso per l’elaborazione della tesi della Laurea Triennale cosi da poter proseguire verso la specialistica con un risparmio di tempo complessivo e una resa didattica maggiore, secondo un modello già esistente in alcune Scuole di Ingegneria.
– Istituire un corso di etica e moralità
Sembra ormai essere necessario istituire un corso di pochi crediti che permetta una riflessione sulla portata etico-morale del ruolo del progettista nella pratica urbanistica. Un aspetto troppo spesso trascurato, che è causa di notevoli mancanze tecniche e che da luogo ad una formazione che rischia di essere parziale e miope.
Problemi rilevati dagli studenti del corso di studio:
– Basso numero di studenti iscritti, molti dei quali poco motivati
Questa questione è – secondo noi – complessa da poter affrontare senza il coinvolgimento diretto delle associazioni che lavorano nel nostro campo, da alcuni contatti – per ora sporadici, ma speriamo sempre più solidi – con Planet sappiamo che si sta lavorando sulla realizzazione di incontri nelle scuole superiori per promuovere l’urbanistica. Ci sembra un’ottima strada da dover percorre, alla quale riteniamo opportuno dover affiancare alcune altre iniziative, magari poco aderenti alla didattica, ma comunque importanti, in tal senso proponiamo di valutare la possibilità di Istituire il saluto alle matricole nel primo giorno dell’Anno Accademico, come già accade in altri corsi di studi del Politecnico.
– Discontinuità formativa poco valorizzata tra la laurea triennale e la laurea specialistica
Questo elemento è per noi di facile riscontro grazie al contatto con gli studenti, spesso questi dichiarano che ci sono molte ripetizioni e non esiste – appunto – una reale differenza nel percorso di studi tra le due lauree. Le modifiche apportate alla Laurea Magistrale, attraverso l’introduzione dei workshop, potrebbe essere la strada corretta da percorrere, bisogna secondo noi arrivare alla possibilità di far costruire – nei limiti del possibile – allo studente il suo percorso di studi, soprattutto alla Magistrale.
– Poca attenzione al mondo del lavoro
E’ molto frequente tra gli studenti una forma di spaesamento che non gli permette di comprendere al meglio quale sia il loro futuro lavorativo. Bisogna affrontare la questione a partire dalla laurea triennale, attraverso alcune iniziative, ancora una volta in collaborazione con le associazione come Planet, per portare i laureati nel nostro corso di studi, in modo da comprendere direttamente quali siano gli sbocchi possibili.
– Poca partecipazione da parte della didattica ordinaria ai seminari, workshop e incontri
Il DIAP e gli altri dipartimenti a cui il corpo docente afferisce sviluppano quotidianamente numerosi incontri, che sono occasione di confronto e apprendimento fondamentali, ma purtroppo che vedono una scarsa presenza da parte degli studenti. Bisogna a nostro modo di vedere che i docenti incentivino maggiormente la partecipazione, soprattutto quando questi incontri sono in orario di lezione e i temi trattati sono aderenti al contenuto del corso.
Al Preside del CCS
Dott. Gabriele Pasqui
Unitamente la rappresentanza studentesca