Nella Scuola di Ingegneria Civile Ambientale e Territoriale dall’anno accademico 2018/2019 verrà eliminato l’elaborato di Laurea triennale: come si assegneranno quindi quei fatidici da 0 a 8 punti di prova finale?

La nuova formulazione sarà:

Di seguito presentiamo più in dettaglio questa nuova regola, con l’iter della sua approvazione (che è stata piuttosto dibattuta). Il regolamento entrerà in vigore dall’ A.A. 2018/2019.

Nell’ultimo mese si sono succedute diverse proposte da parte dei docenti e rispettive risposte/proposte da parte di noi rappresentanti. Abbiamo spinto per ottenere un’adeguata valutazione degli sforzi di noi studenti, riducendo al minimo gli effetti negativi di tale modifica della regola di valutazione.

Inizialmente la proposta arrivata in Giunta da parte della Presidenza ICAT è stata quella di assegnare la totalità dei punti in base alla valutazione di alcuni progetti (3 per gli ambientali e 2 per i civili), già previsti nei corsi di Pianificazione territoriale, Geotecnica e Idrologia (ambientale) e Tecnica delle costruzioni e Costruzioni Idrauliche (civile).

Dopo questa proposta in Giunta ha però prevalso l’idea di non assegnare tutti gli 8 punti in base alla valutazione dei progetti, per evitare di dare troppo “peso” ai docenti dei corrispettivi corsi.

Da questa posizione si è pensato di assegnare parte dei punti in base alla media (da 0 a 6) e i restanti punti in seguito alla media delle valutazioni dei progetti (da 0 a 2). Essendo questa posizione abbastanza diffusa tra i docenti ed essendo già presente un parametro che conteggiava la media nel regolamento dei civili, la posizione di noi studenti è stata quella di cercare di garantire, mantenute queste premesse, una regola che permettesse il minor cambiamento (o penalizzazione) lato studenti.

Ciò si sarebbe verificato con la successiva proposta: utilizzare una relazione lineare che agli estremi assegnasse rispettivamente 0 punti con la media del 18 e 6 punti con la media del 30. Questa formulazione avrebbe però reso impossibile l’assegnazione di 8 punti (sfidiamo chiunque a trovare qualcuno con la media del 30 spaccato!).

Dopo averlo segnalato, nella Giunta del 27/03/18 noi studenti abbiamo deciso di presentare una modifica che prevedesse di spalmare i 6 punti (legati alla media) tra i voti di partenza 66 e un voto inferiore a 110 (ossia passare da una relazione lineare ad una prevedente una soglia di saturazione). La proposta è stata approvata dalla Giunta e come estremo superiore è stato scelto 103. La lode potrà scattare (prendendo il massimo dei punti dei progetti) con circa il 28.1 di media, mantenendoci in linea con gli standard passati.

Riportiamo due grafici che speriamo possano essere esplicativi: il primo riporta gli andamenti dei voti di laurea triennale secondo il regolamento dei civili, quello degli ambientali e secondo la proposta approvata. Per i tre casi si sono riportate le soglie minime e massime: nel caso degli ambientali è stato utilizzato come minimo un voto di laurea di partenza a cui si aggiungessero 2 (e non zero) degli 8 punti di prova finale: era infatti praticamente impossibile prendere 0 o 1 punti su un lavoro di tesina.

Il secondo grafico riporta l’andamento dei voti con la proposta portata nell’ultima Giunta e quella con la modifica, alla fine approvata.

Il voto di laurea di partenza si basa già sulla media: perché quindi contarla due volte? Sicuramente è arbitrario ritenere equo o meno il premiare ulteriormente gli studenti che si presentano con una media alta; tuttavia, non essendoci più la prova finale-tesina, assegnare così tanto peso a dei progetti potrebbe non essere così scontato. La posizione presa, quindi, è stata quella di garantire un giusto riconoscimento al lavoro degli studenti, tale da rendere soddisfatti della conclusione del proprio percorso e di un risultato il più possibile meritato e giusto (dopo anni universitari di fatica, sudore, lacrime, sangue, disperazione..ci sembrava il minimo! ( 😊 ) ).

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