Care studentesse e cari studenti,

gli anni recenti sono stati complessi per l’università pubblica italiana, colpita da una delegittimazione costante e da più parti dipinta come un mero addensamento di baronie e gruppi di potere. Alla delegittimazione si è accompagnata una progressiva riduzione dei finanziamenti ad essa destinati, dovuta alla mancata comprensione dell’importanza strategica della formazione universitaria nella costruzione di una prospettiva positiva per il futuro del nostro paese. Questa miopia è stata purtroppo confermata dal taglio dei fondi destinati al diritto allo studio operato negli ultimi anni, in sfregio a quanto dichiarato nell’art. 34 della Costituzione: “La scuola è aperta a tutti. (…) I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Proprio il tema del diritto allo studio rende però evidente la responsabilità del nostro Ateneo che, dando seguito alla preoccupazione dei rappresentanti degli studenti, per il secondo anno consecutivo e unico in Italia ha investito fondi propri per il finanziamento di un numero adeguato di borse di studio, andando ben al di là delle proprie prerogative e sopperendo alle mancanze dello Stato. Inoltre, nonostante il contesto turbolento e la diminuzione delle risorse disponibili, negli ultimi anni il Politecnico è stato capace di migliorare il proprio prestigio nelle classifiche internazionali e ha continuato a garantire una buona qualità della didattica e ottime opportunità ai propri studenti, trovando anche le energie, attraverso l’iniziativa Campus Sostenibile lanciata il mese scorso, per costruire progetti ambiziosi che guardino all’intera società.

Le prospettive del sistema universitario italiano, che sta affrontando una forte riorganizzazione dei propri processi decisionali a seguito dell’introduzione della legge 240 Gelmini, appaiono ad oggi ancora precarie, anche a causa della consueta mancanza di linee politiche chiare a livello nazionale e dell’incertezza relativa ai futuri finanziamenti.
Tuttavia la capacità che il Politecnico ha mostrato nell’affrontare efficacemente questi anni difficili è per noi un’importante garanzia, che ci consente di guardare alle sfide future con fiducia. Il superamento del discredito che ancora circonda l’università italiana dipenderà dalla capacità di tutta la comunità accademica, studenti inclusi, di rendere sempre più evidente e significativoil ruolo sociale dell’università stessa come luogo di formazione civile e professionale della futura classe dirigente del paese.

Credo che l’essere parte di un’istituzione virtuosa e responsabile sia terreno fertile per la maturazione delle stesse qualità in ognuno dei suoi studenti, ai quali spetterà il compito di contribuire allo sviluppo del Politecnico e della sua vita universitaria in misura sempre maggiore. Con questa speranza vi auguro un proficuo anno di studi, in cui alla dedizione che dedicherete alla vostra crescita personale possa corrispondere la soddisfazione di sentirvi attori consapevoli del miglioramento vostro e dell’ateneo di cui tutti noi siamo parte.

Fabrizio Cotini
Presidente del Consiglio degli studenti
consiglio.studenti AT polimi.it