La petizione ha avuto grande successo, raccogliendo 405 firme in soli tre giorni, a testimonianza del grande interesse degli studenti riguardo a questo tema. Essa è stata presentata durante la riunione del CCS di Ingegneria Informatica, il cui presidente ha gradito l’iniziativa e mostrato disponibilità a discuterne.

Fra marzo e aprile si riunirà nuovamente il CCS per l’approvazione dei regolamenti didattici relativi al prossimo A.A. ed in quella sede verrà deciso se apportare o no delle modifiche sulla traccia di quanto proposto.

Il motivo per cui si è preferito non prendere posizione subito, risiede in alcuni problemi che, per scelte di questo tipo, è necessario superare.

Il primo fra tutti è il contenuto. Quei 10 cfu sono stati pensati espressamente per introdurre nel curriculum una formazione di base che vada al di là dell’Ingegneria dell’Informazione. Per questo motivo gli esami alternativi dovranno rispettare la medesima logica.

In secondo luogo, il costo. Gli informatici sono molto numerosi ed un nuovo corso a scelta potrebbe aumentare i propri studenti in modo considerevole. Non è pensabile limitarsi ad aggiungere una riga in una tabella. Al fine di mantenere le classi sotto numeri gestibili, così come per rispettare vincoli di legge esistenti, potrebbe rivelarsi necessario duplicare il corso in più scaglioni, con tutte le spese annesse.

All’inizio di marzo si aprirà la trattativa e cercheremo di trovare la quadratura del cerchio. Solo allora sapremo se, al di là del gradimento con cui è stata accolta, questa proposta si rivelerà applicabile.